Pistola Napoleone Bonaparte

Riproduzione pistola di Napoleone Bonaparte realizzata interamente in legno con fornimenti in metallo fuso dorato e brunito. Viene fornita con elegante scatola e garanzia che attesta la qualità del prodotto. Riproduzione non funzionante.

Prodotta in Italia dall'azienda Medioevo

Dimensioni Cm 32. Peso 450 gr.

  « Ho visto l'imperatore – quest'anima del mondo – uscire dalla città per andare in ricognizione. È veramente una sensazione meravigliosa vedere un simile individuo che, concentrato qui su un punto, seduto a cavallo, si estende sul mondo e lo domina. »

(Georg Wilhelm Friedrich Hegel, lettera a Friedrich Immanuel Niethammer, 13 ottobre 1806.)

Dagli gli anni terribili, per certi versi atroci e confusi della Rivoluzione Francese, emerge un giovane generale: Napoleone Bonaparte.

Piccolo di statura, molto magro, il viso scavato, lo sguardo freddo , grandi occhi grigiastri, i capelli lunghi sulle spalle e il volto attento, il generale, cupo e spigoloso, descritto come un matematico o un visionario, impose la sua autorità, dimostrò la sua risolutezza, impressionò i suoi generali subordinati e predispose la rapida attuazione dei suoi ambiziosi piani di guerra per la conquista dell’Europa, considerato il più grande stratega militare della storia, grazie ad un valido sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli. 

L'esercito napoleonico, articolato in corpi d'armata autonomi, scarsamente disciplinato ma combattivo, estremamente rapido nelle marce, privo di ingombranti traini e abituato a vivere sulle risorse locali e sulle depredazioni, permetteva a Napoleone grande flessibilità di operatività.

La strategia napoleonica è profondamente innovativa in primo luogo nelle concezione di fondo; obiettivo della guerra diventa la distruzione dell'esercito nemico possibilmente con una campagna rapida e una battaglia decisiva; obiettivi geografici o fortezze diventano elementi secondari utili eventualmente per attrarre e sviare il nemico, costringendolo a battersi in circostanze sfavorevoli..

Lento e scientifico nella fase ideativa dei suoi piani di guerra, Napoleone era invece risoluto, ottimista, energico nella fase esecutiva, pretendendo ed ottenendo rapidità e disciplina dai suoi subordinati ed effettuando manovre di sconcertante velocità e imprevedibilità per i suoi avversari. Dotato di grande ascendente e idolatrato dai suoi soldati, Napoleone dominava intellettualmente i suoi luogotenenti ed anche i suoi avversari, intimoriti dalla sua reputazione e spesso ridotti a strategie rinunciatarie e prudenti. Grazie alle sue doti militari, al suo enorme prestigio e all'entusiasmo suscitato nelle truppe, con la sua sola presenza sul campo di battaglia l'esercito francese sembrava disporre di molte migliaia di soldati invisibili in più; lo stesso Duca di Wellington disse che la presenza di Napoleone sul campo corrispondeva a quella di 40.000 soldati in più nelle fila dell'armata francese.